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In Denim We Trust

Denim Couture

Che cosa accomuna il jeans alla couture? Il materiale più democratico del mondo, alla nicchia più elitaria della moda, regno del fatto a mano, del su misura, del desiderio, del sogno e della ricerca?

Come si può mischiare la prosa con la poesia? La commedia con la tragedia? Il romanzo gotico con la Divina Commedia?
Basta avere la tela più popolare e diffusa al mondo e realizzare tre capi iconici (un cappotto, una giacca, un panta-gonna) intarsiarli e ricamarli e poi presentarli a sedici amici e amiche, unici e irrepetibili, chiedendo di farne ciò che si vuole.
Hai voglia di giocare? Di esprimere te stesso? Di stare bene? Di ridere? Ajò: ecco un jeans alla Antonio Marras: divertiti!

Prendi un capospalla taglio uomo, revers punta lancia, spalla scesa, lunghezza ginocchio, un po’ alla tom-boy come sarebbe piaciuto a Diane Keaton.

Oppure una giacca avvitatissima in vita dall’allure anni ’50, con maniche stondate raglan vagamente giappo-style, con la rotondità che ritorna sui fianchi per delineare una silhouette ideale per una diva pronta per un burlesque sensuale e ammiccante.
E poi, last but not least, una gonna pantalone un po' seventies, un po' samurai per assecondare i gusti più sfrenati in materia di abbinamento.

Hai voglia di immergerti in un’atmosfera tutta denim-couture?
Eccoqui una playlist speciale!

Annapaola, the body, ha scelto il cappotto da abbinare al look “à la Garçonne” che starebbe bene al circolo “Le Monocle”1 negli anni 30 a Parigi, oppure a Londra all’Heaven2 negli anni 80. Tailleur pantalone, doppio-petto gessato, cravatta e camicia bianca dai grandi polsi ingioiellati, occhialini, scarpe da uomo e fez. La comunità LGBT ringrazia.

Colonna sonora: “You spin me round round round” dei Dead Or Alive


I due mitici Claudio e Fabio lo stesso cappotto, più panta-gonna interpretati in maniera bucolica, un po' gita in campagna “andiamo a cogliere i fiori” e un po' Virginia e Vita Sackville-West3 che passeggiano, con i guanti imperlati di fiori recisi, nei giardini di Sissinghurst4. Foulard stampa imprescindibile: la regina Elisabetta insegna.

Colonna sonora: “Queen of Chinatown” cantata da Amanda Lear.



Marta M. è lei: la teen più cool del gruppo. Felpona Antonio Marras vintage, del 2003, prima collezione uomo dedicata ad Costantino Nivola5 “…ricco e potente è!” hanno detto. “Meschinu”, hai risposto, “Costretto a vivere in terre straniere.” Ciabatte da piscina a fiori e treccine d’ordinanza.
Colonna sonora: Nathy Peluso in “Bzrp Music Session, Vol.36”


Clo, regina di Carrabbufas6, di Londra, Parigi e presto di Milano. Perfetta per Los Angeles tra un boa di piume di gallo cedrone, uno stivale zebrato, un borsalino e il cappotto incinturato.

Colonna sonora: Boyoncè in “7/11”
Edo, “Sono nato due volte: bambina, la prima, un giorno di gennaio del 1960, in una Detroit straordinariamente priva di smog, e maschio adolescente, la seconda, nell'agosto del 1974, al pronto soccorso di Petoskey, nel Michigan.”
Edo è Calliope Stephanides, protagonista del romanzo Middlesex7 di Jeffret Eugenides.
È Venere che esce dalle acque di Botticelli.
È Rita Hayworth in Gilda8.
Fluido, ondivago, inquietante e includente. Niente di più attuale. Più sei nudo più sei vestito: basta un panta jeans ricamato e sei una star.

Colonna sonora: “Babooshka” di Kate Bush


Chiara e Teresa Les Folies Bergères9 sarebbe il loro regno ma siccome ci piacciono gli innesti, che ne dite di due sorelle fantastiche molto parisienne che abbinano le giacche jeans couture con le caroline, le gonne plissettate tipiche del costume quotidiano di Ittiri10, e poi in testa indossano, con nonchalance, i pennacchi delle ballerine del cabaret parigino più famoso del mondo?

Colonna sonora: “La vie en rose”, Edith Piaf e “Dilemme” di Lus and The Yakuza.


Francy Princess della lap-dance, pronta a danzare per voi. Gioia per gli occhi, regalo per i sensi. Attraente e asta, erotica e candida, provocante e pura. Una giacca e un tacco: è tutto un attimo!

Colonna Sonora: “Like a prayer” di Madonna


Jey Uomo/feticcio del brand racchiude l’essenza dell’essere Antonio Marras. Maglia a righe con cappuccio, baschetto del pescatore algherese, panta gonna e superga customizzate AntonioMarras.

Colonna sonora: “Hell N Back” di Bakar


Anna e Francesca e Giunone Sono loro Edith Ewing Bouvier Beale e Edith Bouvier Beale11, rispettivamente zia e cugina di Jacqueline Kennedy Onassis. Da sofisticate signore dell'alta società a recluse nella magione fatiscente di Grey Gardens. Rapporto madre-figlia travagliato, legate da un rapporto di amore e odio, tra recriminazioni e affetto. Giunone è splendida, elegante e noncurante come solo una dea regale sa esserlo.

Colonna sonora : Rachmaninov, “Preludio in DO diesis minore”.


Chiara lafiut Reference innumerevoli ma una su tutte: Querelle de Brest12. Il bellissimo, desiderato e torbido Jo, marinaio di Brest che si muove tra albe nebbiose, bordelli e omicidi. Maglia da marinaio francese, cappellino originale marina americana di stanza a Pearl Harbour, panta-gonna jeans, calzettoni grossi di lana e plateau vertiginoso. Babette che di Francia è la regina, si trova a suo agio tra le braccia di un marinaio di Brest.

Colonna sonora: “Biig Piig” di Perdida
Martina
Il tailleur con gonna anni ’50 è la sua vera pelle. Una dolce pantera. Nessun uomo può resisterle. Nessuna donna può esserle nemica. Femminilità nella sua essenza più pura. Ammiccante, sensuale un po' perversa. A qualcuno piace caldo in versione brunette.

Colonna sonora: “Alexander Platz” di Milva.


Francesco In tailleur? No problem. La fidanzata Valeria studia moda e si sa che i fashion designer sono avanti, lui lavora nel ristorante più buono della città e Tore Nieddu, il labrador ai suoi piedi lo sa troppo bene.

Colonna sonora: “Lollipop” di Lil Wayne


La Bilardi
In un mondo che
Non ci vuole più…
Professoressa di matematica e fisica per generazioni di studenti, pare che il tempo non passi mai. Una trecciona lunghissima nera corvina, camicia, panta e cappotto per uno stile che non ha età e che il mondo vuole sempre, eccome!

Colonna sonora: “Il mio canto libero” di Lucio Battisti.


Pierivo Sardo-Marras Non ha bisogno di presentazioni: il brand ambassador della maison. L’anarchia fatta a cane, la regalità in uno sguardo, il sangue blu di Prussia, altezzoso quanto basta: noblesse oblige!

Colonna sonora: “God Save The Queen” dei Sex Pistols