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Orti, Pois e girotondi

La mirabolante storia dei F.lli Pois alle prese con l’orto, con la ceramica e con un ristorante.

Per entrare nella casa-giardino in via Cola di Rienzo 8 bisogna suonare ma dopo di che si è accolti come si accoglie un amico, un parente, un amante prezioso che non si vedeva da un sacco di tempo. Da quando varchi il cancello dove i Biancaneve e i 7 nani ti accolgono sorridenti, capisci che quella è anche un po' casa tua.

Mi casa es tu casa. E quel posto è fatto per viverci ,viverci bene perché il bello fa bene al cuore. Nel giardino ti puoi sedere e gustare un caffè, consumare un lunch, abbiamo pensato a tutto per te. Entrando in Nonostantemarras incontri il divano Oltremare realizzato da Antonio con Saba.  

Questa volta il tema è “ESSERE SPECIALI”

Il fondale ha i segni del tempo, i rattoppi sono ricami, corse e rincorse di petali e gambi sottili.

Essere speciali è il disegno del ramo di rose selvatiche intricate realizzato a mano da Antonio. In più ci sono rattoppi preziosi, ricami e interventi di colore per realizzare un mondo. Dalla carta da parati di Wall &Decò, la ceramica realizzata con i Colì di Cutrufiano e le lampade a paralume (Nicola Pietrobelli - Paralumè) e il re della stanza appunto il divano Oltremare, a poltrona e il grande pouf.

Iniziamo con un po' di ordine:

Protagonisti principali:
Antonio Marras e il circolo Marras: autore generale.
Antonella Rana e Ristorante famiglia Rana; Bistrò e ristorante.

Co-protagonisti:
Ceramiche: Giuseppe Colì e i F.lli Colì, Cutrufiano, Puglia
Lampade: Nicola Pietrobelli - Parlumè Milano
Divano: Saba
Carta da Parati: Wall&Decò
Tappeto: Amini acb.
Piante: Filippo Marsigli
Orto: L’Orto di Jack
Fiori: Tonino flower
Corredo da tavola: Eria


Il percorso si delinea tra:
Paralumi nei tessuti della collezione in tessuti patch, stampati, ricamati, devorati, disegnati a mano e intarsiati in pizzo. E ceramiche dei F.lli Pois per allestire tavole imbandite.
Ceramiche realizzate a mano, una diversa dalle altre per piatti, vassoi, ciotole, porta frutta, porta vivande, bicchieri, pumi, portaoggetti e vasi di tutte le dimensioni e decori.
Sotto le teche in vetro abbiamo le Concordie, centro tavola di buon augurio per gli ospiti. Alle pareti paralumi e ceste sarde ricamate. Piante ornamentali enormi.
Antonio Marras at Milano Design Week
C’era una volta un orto dove prima c’era un giardino e dove prima ancora c’era un bosco. Parliamo dell’orto dei F.lli Pois, in via Cola di Rienzo 8, tra parco Solari e il giardino Muccioli.
I F.lli Luchino, Teresina e Gennarino Pois avevano una passione speciale per l’orto, il che è strano per dei bambini che generalmente preferiscono i giochi alle verdure, le caramelle ai cereali e il gelato agli ortaggi.
Ma strani, questi ragazzi, lo sono sempre stati. Sin dalla loro passione per i pois, per i puntini, per i segni circolari, per i cerchietti, al punto tale (un punto c’entra sempre…) che qualcuno gli aveva addirittura parlato dell’artista giapponese Yayoi Kusama con la quale condividevano la fissazione per i pois e per le zucche.

Per i F.lli Pois, il passo tra i pois e gli ortaggi fu breve e improvviso ma totalizzante come solo una sindrome di Stendhal o un coupe du foudre può suscitare.
Un giorno incapparono nell’orto di Jack, così per caso, come sempre le migliori cose succedono, e da allora pomodorini, piselli, zucche, ravanelli, cipolle, melanzane, cavolo, verza, carote, carciofi e zucchine, ogni tipo di rotondità, sono per i ragazzi fonte di goduria e se ne circondano in ogni dove. Per non parlare della varietà dei colori che offrono i vegetali. Non solo il bianco e nero dei pois ma colori, sfumature, tone sur tone e gradazioni. Dal pervinca al viola, dall’arancio al mattone, dal giallo al lime, dal rosso al carminio, dal verde salvia al verde militare.
I signori Pois, che per i figli avrebbero fatto qualsiasi cosa, dopo averne riprodotto i ritratti ufficiali, in tutte le superfici piane esistenti nella letteratura della ceramica da arredo e della mise en place, procedettero nel ricoprire un’ulteriore versione di piatti, servizi da caffè, caraffe, bicchieri e piatti da portata e bastimenti carichi di ortaggi!
E i ragazzi, che una ne fanno e cento ne pensano, coinvolsero la Famiglia Rana, che del raviolo hanno fatto un'arte, per associare alle forme e ai colori anche i sapori e i profumi.
Il raviolo è un contenitore prezioso, un guscio d’ostrica che nasconde una perla per gusto e gioia per gli occhi. Tutti i sensi sono coinvolti e così la Famiglia Pois e la Famiglia Rana confezionavano un bistrò e un inusuale ristorante per accontentare ospiti curiosi, cosmopoliti e amanti del bello.

E non è tutto: i F.lli Pois, mai appagati, ti ospiteranno in un altrove, un luogo, un'isola dove fermarsi.
Immaginate una casa con divani e tappeti, pareti dipinte e allestite come un serraglio, riviste e libri ovunque. La gente seduta per terra, fra voci, rumori e risate, chi prende un libro o studia un quadro, ricama, disegna, fotografa, scrive, rovista tra avanzi di stoffa.
Immaginate un cortile con un ulivo in mezzo, poi rose, ortensie, peonie, lilium, gigli e un glicine lilla e inebriante. Un'edera prepotente, tavolini, sedie, un guerriero di ferro che fa da garante e gabbie e verde tanto verde, ovunque.
Immaginate gli ospiti, audaci e anticonformisti che incontrano sedie, ceramiche e mani incastrate insieme per diventare qualcos’altro: un girotondo!



GIRO GIRO TONDO
CASCA IL MONDO
CASCA LA TERRA
TUTTI GIÙ’ PER TERRA!
Antonio Marras at Milano Design Week